Presentazione libro “Una tenue luce” di Michela Ladiana – Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto 05/12/2024
Si è svolta, nel pomeriggio di oggi 5 dicembre 2024, la presentazione del libro dell’autore Michele Ladiana, dal titolo “Una tenue luce”. L’evento si inserisce nel quadro delle iniziative previste dall’ONU per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Erano presenti illustri ospiti e autorità Militari e Civili. Era prevista la partecipazione dell’Ing. Alessandra Todde Presidente della Regione Autonoma di Sardegna ma, per inderogabili impegni istituzionali non ha potuto assistere ed ha inviato i suoi saluti e ringraziamenti. Il Dott. Mattia Giorno Consigliere del Presidente della Regione Puglia. Il presidente dell’Ass. UNUCI di Taranto, C.V. (c.a.) Cav. Dott. Gianni Passafiume, il Presidente dell’Associazione Arma Aeronautica di Taranto, Col. (c.a.) Giuseppe Trani. In rappresentanza della Sezione A.N.S.I. di Sava erano presenti il Presidente Giuseppe Natale e il Vicepresidente Angelo Mero. La presentazione del libro è stata curata dalla Cav. Uff. Prof.ssa Vincenza Musardo Calò che, con estrema bravura e professionalità ha dapprima evidenziato alcuni articoli della nostra Costituzione, in particolare l’art. 3 che evidenzia la pari dignità sociale di tutti i cittadini e l’art. 29 che riconosce i diritti di famiglia e l’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi. Entrando nel merito del libro, la professoressa ha sottolineato come sia particolarmente importante che un libro, che tratta di violenza sulle donne, sia stato scritto da un uomo. E poi si è concentrata su due passaggi fondamentali del racconto. “Le drammatiche situazioni che hai vissuto, forse non erano dovute alla volontà dell’uomo. La sua violenza probabilmente era causata da un disturbo della mente, da qualcosa di patologico che avrebbe richiesto appropriate cure mediche”, e ancora. “Sarebbe meglio perdonare perché il perdono produce effetti positivi anche sulla salute fisica. Al contrario la rabbia e rancore sono nemici del benessere”. Il libro si chiude con una bellissima frase. “E verranno i giorni della speranza di una vita più normale e più serena. Di una vita più umana”. Questa è l’aspettativa che coltiviamo tutti noi nella speranza di avere un mondo più umano e libero senza più nessuna forma di violenza esercitata sulle donne in nome di una ideologia patriarcale che perpetua la subordinazione e annienta l’identità, attraverso la sottomissione fisica e psicologica che può sfociare nella schiavitù o, ancora più atroce, nella morte della donna.