105 anni dal fatto d’Arme di Pozzuolo del Friuli e oltre tre secoli di storia dei reggimenti di Cavalleria.

Il Presidente Nazionale, il Consiglio Direttivo, lo Staff della Presidenza Nazionale e i Soci ANSI tutti, augurano agli uomini e donne dell’Arma di Cavalleria e in particolare ai Sottufficiali, i più fervidi auguri per il suo 107° Anniversario.

UN PO DI STORIA https://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Pagine/La-Cavalleria-celebra-il-105-anniversario.aspx

 “Fedele a sé stessa, la Cavalleria, con rinnovato slancio, getta il cuore oltre gli ostacoli e le sfide del moderno campo di battaglia”.
​Nel 1917, 107 anni fa, si combattè la XII battaglia dell’Isonzo. A Pozzuolo del Friuli, tra il 29 e 30 ottobre, la seconda brigata di Cavalleria, con Genova e Novara, guadagnò le 24 ore che consentirono il ripiegamento della 3a Armata. L’importanza e la fama del “fatto d’arme di Pozzuolo del Friuli” rimangono decisive e il 30 ottobre diventa la data ufficiale per la celebrazione della festa dell’Arma. A suggellare il contributo nella 1ª Guerra Mondiale, lo spirito e il senso di sacrificio compiuto in quei giorni, la concessione della Medaglia d’Oro al Valor Miliare allo Stendardo dell’Arma di Cavalleria.
La nascita dei primi reggimenti di Cavalleria, che ancora oggi sono inquadrati nelle grandi unità dell’Esercito, si colloca tra il 1683 e il 1692 nel ducato di Savoia, retto allora da Vittorio Amedeo II. Il futuro primo re sabaudo, con una riforma, abolisce le milizie temporanee e dà vita a un moderno esercito permanente in cui vengono costituiti 5 reggimenti di Cavalleria: 3 di dragoni denominati dal colore delle uniformi e 2 di Cavalleria pesante o di ordinanza. Nascono così, nel 1683, i Dragons Bleus, oggi Genova Cavalleria, nel 1689 i Dragons Verts, definitivamente sciolti nel 1821, poi nel 1690, i Dragons Jaunes, oggi Nizza Cavalleria e nel 1692 Piemonte Reale, oggi Piemonte Cavalleria e Savoia Cavalleria, così ancora denominato.
 Ma fu la prova della Grande Guerra a consacrare le unità ed esaltare il valore e la generosità dei Cavalieri. Nell’ottobre 1917 i reggimenti di Cavalleria erano ridotti negli organici a quattro squadroni di 100 cavalli più uno squadrone mitraglieri su quattro armi. Nella XII battaglia dell’Isonzo, il prezzo pagato fu altissimo: le “mille lance”, al termine dell’azione, erano ridotte a 485. Più a nord, a Pasian Schiavonesco (oggi Basiliano), la prima brigata di Cavalleria con i reggimenti Monferrato e Roma il 29 ottobre si distinse nel contrastare altrettanto validamente il nemico su quel fianco.

foto di copertina dal sito: Istituto del Nastro Azzurro https://images.app.goo.gl/WN28Rc78pSif8Zrb8